Introduzione
Il PETG (polietilene tereftalato modificato con glicole) è un materiale sempre più popolare tra gli hobbisti della stampa 3D. Grazie alla sua combinazione di resistenza, flessibilità e facilità di stampa, il PETG si pone come una scelta ideale per chi desidera realizzare componenti durevoli senza le difficoltà tipiche dell’ABS. In questo articolo esploreremo le caratteristiche del PETG, le impostazioni ottimali per la stampa e le soluzioni ai problemi più comuni, offrendo una guida dettagliata per ottenere stampe di alta qualità.
Caratteristiche del PETG
Resistenza e durabilità
Il PETG offre un’ottima resistenza agli urti e alle sollecitazioni meccaniche, rendendolo adatto per oggetti funzionali soggetti a stress.
Flessibilità e robustezza
Più flessibile del PLA e meno fragile dell’ABS, il PETG è ideale per componenti che necessitano di una certa elasticità senza compromettere la robustezza.
Resistenza termica
Con una temperatura di rammollimento di circa 80°C, il PETG offre una maggiore resistenza al calore rispetto al PLA, senza le complicazioni di stampa dell’ABS.
Resistenza chimica
Questo materiale è resistente a oli, solventi e sostanze chimiche aggressive, ampliando le possibilità di utilizzo per applicazioni specifiche.
Vantaggi e svantaggi
Vantaggi
- Ottima resistenza meccanica: Ideale per componenti strutturali e funzionali.
- Buona adesione tra gli strati: Riduce il rischio di delaminazione.
- Resistenza a umidità e agenti chimici: Perfetto per utilizzi in ambienti difficili.
- Facilità di stampa rispetto all’ABS: Non emette fumi tossici e non richiede una camera chiusa.
Svantaggi
- Tendenza al stringing e oozing: Genera facilmente fili sottili tra le parti.
- Può essere più difficile da stampare rispetto al PLA: Richiede temperature più elevate e una buona gestione della retrazione.
- Adesione troppo forte al piano di stampa: Può causare difficoltà nella rimozione dei pezzi stampati senza danneggiare il piano.
Impostazioni Ideali per la stampa del PETG
Temperatura dell’estrusore
- Consigliata: 230-250°C
- Suggerimento: Testare diverse temperature per trovare il compromesso ideale tra adesione tra gli strati e riduzione del fenomeno di stringing.
Temperatura del piatto riscaldato
- Consigliata: 70-90°C
- Suggerimento: Utilizzare adesivi specifici o superfici di stampa adeguate per migliorare l’adesione del primo strato.
Velocità di stampa
- Consigliata: 40-60 mm/s
- Suggerimento: Velocità inferiori garantiscono una qualità di stampa superiore, mentre velocità più alte possono ridurre il tempo di stampa a discapito dei dettagli.
Ventola di raffreddamento
- Consigliata: 0-50%
- Suggerimento: Ridurre la ventilazione per migliorare l’adesione tra gli strati, evitando però il surriscaldamento degli elementi più piccoli.
Problemi comuni e soluzioni
Stringing (filamenti sottili tra le parti)
- Soluzione: Aumentare la retrazione, ridurre la temperatura di stampa e incrementare la velocità di viaggio.
Scarsa adesione al piano di stampa
- Soluzione: Utilizzare colla stick o lacca, aumentare la temperatura del piano e assicurarsi che il primo strato sia ben livellato.
Effetto “elefante” sul primo strato
- Soluzione: Ridurre la temperatura del piatto o aumentare leggermente l’altezza iniziale dell’ugello.
Sovraestrusione
- Soluzione: Calibrare il flusso dell’estrusore e verificare il diametro del filamento utilizzato.
Conclusione e consigli Finali
Stampare con il PETG permette di ottenere risultati eccellenti per chi cerca un materiale resistente e versatile. Con le giuste impostazioni, è possibile ridurre i problemi comuni e migliorare la qualità complessiva delle stampe. Se vuoi trovare il miglior filamento PETG per le tue esigenze, visita il nostro catalogo per scoprire la nostra selezione di PETG.